La manutenzione del ricordo
La prima persona con cui ho parlato ha detto che le era sembrato un tronco che si abbandona alla cascata, di quelli un po’ scosciati per il lavorìo della corrente.
La prima persona con cui ho parlato ha detto che le era sembrato un tronco che si abbandona alla cascata, di quelli un po’ scosciati per il lavorìo della corrente.
Livio macera il tempo raccontandosi trame che sono collage di realtà e immaginazione. Ogni tanto registra frasi su nastro magnetico, unite da filamenti intrigati confinati a dimora nella sua testa: col risultato che, alla luce del sole, i discorsi sembrano senza un padre e una madre certi.
Mia madre prepara i panini, quelli al latte piccoli e tondi. Li chiama bocconcini, e a me non viene da associare il nome a un cibo svelto, ma a labbra strette che tirano catene di baci. Sono seduta scomoda di fronte a lei, al tavolo del salotto, col busto inclinato di lato, una gamba che…