Io sono falconiere rumeno. Vengo da Romania ma vive in Italia da molti molti anni. Dieci anni, ma prego no prendere me in giro per mio italiano. Vostra lingua è molto trabocchetto, fatta per prendere per in culo chi no studiato per molti molti tempi.
Anche italiani amici miei no parlano molto meglio di come io. Quindi loro no prende me per in culo e io pure no loro, anche se io mia lingua parla molto bene perché mia lingua non fa trabocchetto, è lingua fatta per parlare no per prendere in culo. Io sono falconiere, mio padre falconiere, mio nonno e pure padre di nonno falconiere. Prima in mio paese falconiere è lavoro molto fico, donne molto fascinate da uomini falconieri come donne italiane fascinate da uomini con divisa o con macchina bella. Poi però lavoro finisce e falconiere serve solo per feste di circo per diverte bambini. Purtroppo però Vlad poco stronzo, sempre stato poco stronzo da quando piccolo. Con me no face stronzo, ma con bambini sì, anche con gatti e cani. Lui piace moltissimo scannagatti e quando vede gatto finge sorditudine, io fischio e lui nemmeno gira testa, punta su gatto e scanna tutto. Questo è problema per me, perché in feste lui no vogliono, paura scanna anche bambini. Anche se bambini mai scannati, solo successo che prende capelli di bella bambina bionda e strappa tutti per porta via, io spiegato che lui scambiato capelli di bambina per gattino su testa, ma nessuno crede. Anche io no crede veramente, Vlad finge sorditudine ma vede come falco, perché lui è falco, molto bello e nobile falco.
Quindi pensato molto e guardato molto internet e scoperto che falconieri molto lavora in Italia. Italia molto odia piccioni e topi, loro usato molti spry e cose con robot che fanno suoni, ma piccioni e topi sempre stanno. Italia scoperto che solo falco scanna piccioni e topi bene bene. Piccioni intelligenti, loro se fugge a falco raccontano a altri piccioni e dice loro non andare più in posto dove arrivano falchi. Così piccione no torna. Topo più stupido e torna, ma falco mangia tutti.
Così telefonato numero di agenzia disinfezione piccioni e detto loro che io falconiere con falco molto scannatore e loro detto me di venire, perché molto lavoro per me e falco. Quindi io parte e arriva qui e scopre che agenzia non preso me in culo ma detto vero, molto lavoro, tutti i giorni lavoro, soldi no molti ma lavoro tanto, quindi forse un poco preso me in culo.
Vlad sempre molto contento quando dobbiamo pulizzare discarica, molto più di quando dobbiamo spaurare piccioni in arioporto. Quando giorno di discarica lui face proprio come porco e io paura che lui con pancia così piena poi problema con volo, ma mai successo. Con piccioni in discarica lui prende uno o due mentre altri scappa tutti, ma con topi altra cosa. Lì topi grossi come cani, no molto veloci e no troppo furbi. Lui getta su topo e scanna tutto e poi su altro e altro ancora. Io chiamo lui per torna, ma lui sempre stato poco stronzo e torna solo quando pancia scoppia. Proprietario di discarica molto felice di Vlad, dice che mai visto falco più uccisore di lui e io rispondo che, ha ha, si chiama Vlad perché molto uccisore, oltre che stronzo. Quando porto lui su posto di sterminazione io prima di libera lui chiedo sempre tutti via, soprattutto chi avere capelli lunghi biondi perché lui poi prende per gatto. Tutti sanno questo e prima che io libera corrono veloci in riparo. Se devo dire sincero loro corrono perché io face loro scherzo, mentre loro cammina tranquillo io dico che Vlad mi scappato e così tutti corrono veloci come vento ha ha. Ora però no corrono più, imparato scherzo e quando io dice Vlad scappato loro continua cammina e dice molte parole a me che tutti ride. Questo no troppo buono perché nessuno più crede quando dice Vlad libero per sterminazione.
Così successo grande problema, quando io andato l’altro giorno, io avvisa sempre, tutti andati via e io libero Vlad che faceva pazzo su braccio per scanna topi e piccioni. Quando io libera sento voce di donna che chiama nome Scianel, io subito faccio richiamo di ritorno molto urgente, ma mai funziona. Urlo come pazzo che Vlad libero e sento risate lontano. Donna ancora chiama Scianel e io molto paura perché penso Scianel è piccola bambina bionda, e penso anche che però questo non è posto per piccola bambina bionda. Infatti Scanel non è piccola bambina bionda. Vlad non guarda più topi e piccioni e trova subito Scianel. Lei lunghi capelli biondi su tutto corpo, collare rosa con tanti brillosi che luccicano e campanellino che suona forte che anche falco sordo sente a chilometri. Come poteva no trovare subito? Lui subito voluto riportare piccolo cane Scianel a donna urlante, così face picchiata come missile e prende Scianel per collarino rosa brilloso. Campanellino suona forte, donna urla più forte, poi uomini usciti da capannone e urla contro me, io fischio e faccio tutti i richiami di ritorno subito e subitissimo è successa cosa incredibile. Lui sentito mia voce quasi di pianto e deciso prima volta in tutta vita di non face finta sorditudine, così lasciato Scanel che caduta davanti a donna urlante. Poi torna da me, e io con lacrime in occhi gli carezzo testa e dice grazie grazie grazie. Donna anche piange e abbraccia cane. Pensavo quello giorno più bello di mia vita, pensavo ora tutti viene e ringrazia Vlad per trovato e riportato Scianel. Ma tutto quello che io pensa è sbagliato, tutti urla e piange vicino cane, io comincia capire, poi amico mio mi dice di scappa subito che quello cane di moglie di padrone di discarica, che quello come figlio, che se muore per caduta io e Vlad torna in Romania in cassa di legno. Anche se non capire bene io scappa veloce come vento e vado casa di amico in campagna.
Giorno dopo io sempre molta paura e anche Vlad strano perché sente mia paura. Io cerco di rassicura lui perché no colpa sua, lui per prima volta fatto di me falconiere orgoglioso. No che prima no ero orgoglioso di Vlad, lui sempre stato più importante di mia vita, lui mio migliore amico e io molto onorato che lui accettato me come compagno di vita. Falco e falconiere è come matrimonio, no devo correggere me, perché matrimonio puoi spezza con divorzio; falco e falconiere solo morte può spezzare. Se muore falco falconiere muore dentro e non è più niente. Vlad è mia vita è io non voglio che lui triste.
Poi amico torna a casa con persona che conosco perché già vista in discarica, lavora per padrone di discarica. Io subito sento tradimento e vedo già cassa di legno. Ma amico è tranquillo e mi guarda in occhi quindi penso che forse non è tradimento. In effetti per lui non è tradimento, per lui è ottima notizia che lui mi portare. Non sapeva che per me meglio molto meglio cassa di legno. Dice che piccola cana molto preziosa no era morta, solo molto ferita e per sempre zoppata. Io grande sollievato. Poi disse che se cana era morta io sicuramente morto, ma visto che cana era solo zoppata io ero salvo e solo falco deve morire. Cercavo parole per fermare, prendo gabbia per scappare, ma uomo di discarica mi ferma con pistola in mano. Abbraccio gabbia e prego di uccidere me. Prego e cerco spiegare cos’è falco per me, ma parole uscivano ridicole.
Smisi allora di pensare e di parlare in italiano e mai più l’avrei fatto per il resto della mia miserabile vita. Io sono rumeno, discendo da una famiglia di antichi falconieri, uomini che hanno scelto i falchi, i più nobili esseri del creato, come compagni di vita. Il mio amico e l’uomo inviato a uccidere il mio falco mi guardarono diversamente quando iniziai a parlagli nella mia lingua, era come se fosse la prima volta che mi vedessero. L’uomo con la pistola abbassò lo sguardo, disse mi dispiace e poi sparò. Sentii lo sparo attraversarmi ma non provai alcun dolore. Poi guardai attraverso le sbarre della gabbia che tenevo tra le braccia, e lí vidi. Il corpo di Vlad che un attimo prima era eretto e maestoso ora giaceva rannicchiato sul fondo della gabbia. Sembrava molto piccolo, aveva perduto tutta la sua possanza.
Aprii la gabbia e con delicatezza portai fuori Vlad, lo portai alla grande vasca di pietra che fungeva da abbeveratoio per gli animali. Lavai via il sangue che imbrattava il piumaggio del petto, mentre lo facevo immaginavo che si sarebbe svegliato per beccarmi il dito, come faceva ogni volta che lo lavavo. So bene che gli piaceva fare il bagno, ma fingere di beccarmi faceva parte di un rituale tutto nostro, difficile da spiegare e da capire, era parte del nostro legame. Mi tolsi la camicia e vi avvolsi il corpo senza vita di Vlad. Guardai gli uomini sulla soglia, avevano uno sguardo triste e impaurito, sapevano forse di aver ucciso qualcosa di sacro, voltai le spalle e guardando il sole puntai a est, sapendo che non sarei mai più tornato.
Camminai dritto lungo la strada, il fagotto che tenevo in braccio si era indurito, aprii l’involucro e vidi Vlad freddo e rigido, accarezzai il suo rostro di ossidiana, l’arma che da secoli era la più temuta nei cieli ora era inerme e chiusa in un uncino, gli occhi un tempo penetranti come laser non rispecchiavano più la luce; sussurrando gli promisi che l’avrei riportato a casa e lo strinsi al mio petto per cercare di trattenere ciò che non si può più trattenere perché già lontano e libero.
Mi sedetti sull’asfalto: aspettavo a quel punto che qualcuno si fermasse per darmi un passaggio e poco dopo un camion si fermò.
Nell’attesa avevo chiuso gli occhi: lui aveva aperto le ali immense per affrontare e vincere le correnti d’aria e planare sui verdi boschi della Romania, dove le lepri cercano invano di sfuggire allo sguardo infallibile dei falchi.